Hardware e consigli

di Maurizio Bonomi

Alcuni consigli per sopravvivere al nostro computer e ai suoi inevitabili acciacchi. Alla faccia di Murphy e di tutte le sue maledette leggi.
Ed ecco finalmente una serie di articoli che molti di voi avrebbero sicuramente voluto leggere nei momenti critici ("Cribbio! Non mi si accende più l'Amiga... ora che faccio?"). Abbiamo voluto condensare una serie di consigli per risolvere le problematiche più comuni riguardo all'hardware (i problemi di software li affronteremo quando avrete riparato il vostro Amiga!). Prima di iniziare vogliamo sottolineare e rimarcare questo importantissimo concetto: se avete il computer in garanzia (la Commodore sarà pure fallita, ma la garanzia è ancora valida, per cui occhio!) non azzardatevi ad aprirlo per nessun motivo. Pena la rottura dei sigilli e la perdita di ogni diritto di garanzia... Tramite questo articolo potrete, al massimo, farvi un'idea di cosa possa essere successo, così avrete qualcosa da dire al tecnico del centro assistenza quando gli porterete l'Amiga. Eppoi ricordatevi di non venirci a dire che per causa nostra avete fuso il computer o che il tecnico vi ha detto che siete ignoranti; in questo articolo ci limiteremo a dare consigli su come risolvere piccole noie, non su come si riparano i computer. Ora che ci siamo responsabilizzati a vicenda, possiamo partire con l'articolo vero e proprio. In questo appuntamento ci occuperemo di problemi di carattere generale e di alcuni casi pietosi.

Espandi qui, espandi là
Partiamo da una delle peculiarità dell'utente Amiga (quello serio, non il famelico gioco-dipendente): egli non sembra mai essere contento di ciò che ha, quindi più possiede più desidera (e quindi più spende!). Questa irrefrenabile voglia di trasformare il proprio computer in una specie di HAL 9000 coinvolge più o meno tutti ma, soprattutto, i possessori di quel vecchio scatolone chiamato Amiga 2000. E qui che cominciano a spuntare i problemini di cui ci occupiamo in questa sezione. Cominciamo dai dischi fissi. Su Amiga, lo sappiamo tutti, abbiamo lo SCSI che permette di aggiungere fino a sette periferiche varie tra cui i succitati dischi fissi. Questo, però, non vuol dire che siamo autorizzati a "caricare" il nostro computer con una marea di byte. I dischi fissi sono apparecchiature che consumano parecchio e il nostro povero alimentatore può non sopportare un carico eccessivo di Megabyte rotanti! Come possiamo procedere allora? Per prima cosa dobbiamo controllare che tipo di alimentatore abbiamo e fino a quanto può reggere. Per fare questo ci basta dare un'occhiata dietro al computer (oppure sul manuale) e leggere la serigrafia che c'è nei pressi della ventola. Le prime versioni di B2000 (le 4.x) hanno un alimentatore da 170 W un po' sofferente e abbastanza delicato. In questo caso gli affamati di schede di espansione hanno due possibilità: primo, darsi una calmata; secondo, cambiare alimentatore. Scherzi a parte, ecco quello che dovreste fare: cercare di non riempire il computer di dischi fissi (per esempio: 50 Mb + 40 Mb + 80 Mb) anche se avete spazio da buttar via...Piuttosto vendetene qualcuno e pigliatene uno solo più grosso. Nel caso vogliate aggiungere anche alcune schede di espansione preventivate, anche un'eventuale sostituzione dell'alimentatore (quelli per PC compatibili vanno benissimo, purché siano almeno da 220 W). Attenzione ad alcune avvisaglie molto importanti: dischi fissi che si spengono in fase di copia file dai disk drive, oppure guru improvvisi e non ricuperabili indicano spesso (ma non sempre) una sofferenza di alimentazione. In questo caso provate a staccare progressivamente tutte le unità disco in modo da capire fino a che punto l'alimentatore regge il carico. Gli ultimi modelli di Amiga hanno meno problemi di alimentazione (grazie ad alimentatori più potenti e meglio costruiti) ma, anche in questi casi è meglio non esagerare. Nel caso dei dischi fissi SCSI, ricordatevi alcuni piccoli comandamenti: l'ultima unità SCSI deve avere i terminatori inseriti-attivati (pena rallentamenti in fase di boot); evitate il "fai da te" dei connettori SCSI, spendete qualche soldo in più per quelli già montati; ponete il disco di boot (quello più veloce in fase di accensione) all'ID 0 (riferitevi al manuale del disco fisso) accodando i rimanenti dischi in cascata. Per adesso, per quanto riguarda lo SCSI, ci fermiamo qui. Aggiungiamo anche alcuni consigli di carattere generale: non staccate o attaccate cavi periferici a computer acceso (le CIA sono quasi del tutto scomparse e se le bruciate sono affaracci vostri), non togliete i dischetti mentre la spia del drive è accesa, se spegnete il computer attendete almeno 30 secondi prima di riaccenderlo e, per ultimo, non aprite mai il computer con indosso pile o maglioni di lana (magari in una giornata di vento!) prima di aver scaricato tutta l'elettricità statica toccando un qualsiasi oggetto metallico (non verniciato!). Grazie!

Il posto di lavoro
Ed ecco alcuni consigli su come prolungare la vita al nostro computer. Spesso alcuni guasti sono provocati da una scorretta disposizione del computer nell'ambiente in cui lavoriamo. L'ergonomia è importante ma deve rispettare alcune regole fondamentali. Prima di tutto è vivamente sconsigliato mettere il computer + monitor + stampante sotto interruttore centrale (tipo quelle ciabatte multi-presa dell'ultima generazione); in questo modo provochereste degli shock violenti ai rispettivi alimentatori rischiando di bruciarli in poco tempo. Evitate di tenere il computer in luoghi troppo polverosi... e comunque prendete la buona abitudine di aprirlo ogni tanto (vedi nota introduttiva dell'articolo) e con una bomboletta di aria compressa eliminate i grumi di polvere nei pressi dei contatti. Anche la ventola, l'alimentatore e i drive esigono una periodica "soffiatina". Non ponetelo mai con il retro troppo vicino ad un muro; lasciategli un po' di spazio per favorire il ricambio di aria, soprattutto se avete CPU un po' "pompate" (il 68030 a 50 Mhz è una specie di centrale termica). Comprate subito un tappetino antistatico per il mouse; i pezzi di cartone sono da evitare (oltre tutto vi fanno anche fare la figura dei barboni). Non mettete le casse acustiche di fianco al vostro monitor, a meno che sia adeguatamente schermato (nel dubbio chiedete al vostro rivenditore). Non lavorate mai a distanza ravvicinata, rischiereste di rovinarvi la vista e arricchire ulteriormente gli oculisti. Se il computer rimane acceso per molte ore installatevi uno screen-blanker. E qui permetteteci di aprire una parentesi: quando parliamo di screen-blanker non intendiamo quelle specie di show colorati con effetti video mirabolanti, ma di un programma che spenga (si fa per dire) l'output video del computer, lasciando un bello e anonimo schermo nero. Lo scopo dello screen-blanker è di preservare i fosfori del monitor, non di occupare ulteriormente il computer! Con questo non vogliamo dire che gli altri siano dannosi per il monitor. Non sono degli screen-blanker ma dei semplici "gadget"; . Se poi il computer rimane acceso in vostra assenza (per esempio durante una lunga sessione di rendering) perché non spegnete addirittura il monitor?

Periferia...
Ora affronteremo un argomento piuttosto importante e alquanto delicato. Come espandere il nostro computer e vivere felici e contenti. Già, perché spesso appena aggiungiamo una nuova e fiammante periferica capita che Amiga cominci a fare le bizze e smetta di "collaborare". Non servono i cazzotti sullo chassis e neanche le imprecazioni... le cose vanno fatte bene prima! Ora... volete aggiungere un nuovo disco fisso? Oppure avete in progetto di prendere una bella scheda grafica? Se avete una certa esperienza nel campo delle installazioni beh, un ripasso non vi fa poi così tanto male (a meno che non siate dei mostri di bravura, in questo caso siamo in attesa di una vostra collaborazione tecnica!). Nel caso ne avete poca, continuate a leggere questi suggerimenti. Buttiamoci nel vivo dell'argomento vedendo come aggiungere un secondo disco fisso (teoria, pratica e finezze varie) e alcune piccole perle riguardo alle schede auto-config. Siete pronti? Ok, partiamo!

Aggiungi un HD all'Amiga...
Il fabbisogno di mega è comune a tutti i computeristi, più ne hai più ne vuoi. E quando lo spazio comincia a venire meno, ecco che arriva un altro hard disk! Grazie alle interfacce SCSI se ne possono aggiungere fino a sette. Quindi le possibilità di espansione possono accontentare anche i più affamati di byte! In questo caso non parleremo dei controller di tipo IDE che riteniamo siano un po' un insulto alla versatilità di Amiga impedendogli di accedere a una miriade di periferiche e supporti magnetici con la sola "scusa" di una maggiore convenienza commerciale. I possessori di Amiga 4000 dovrebbero possedere almeno un controller SCSI (ne esistono diversi tipi e anche la mitica A2091 funziona bene; chi non ci crede venga qui in redazione...) e relegare l'IDE interno alla funzione di disco-boot. D'altronde non potendolo eliminare radicalmente...

Questa è solo una parte dell'articolo estratta da il numero di 65 (Giugno 1995) di Enigma Amiga Run per ordinare l'arretrato chiamare il numero (02)38.01.00.30 dalle ore 10:00 alle ore 12:30


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